Dottor Giovanni Brunelli

Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica

Brescia e Bergamo

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Acido polilattico - Sculptra

Acido polilattico - Sculptra


L’acido L-polilattico (APL) è un prodotto di sintesi conosciuto da più di 25 anni nel settore medico, con svariate applicazioni terapeutiche quali materiali per la sutura, materiali destinati all'osteosintesi o alla riparazione dei legamenti oppure nella ricostruzione cranio-facciale e nella chirurgia orbitale ed è noto per essere altamente biocompatibile e biodegradabile.

Numerosi studi di tossicologia e di biocompatibilità in vitro e in vivo su diverse specie animali, nonché studi in vivo sull'uomo hanno dimostrato l'innocuità dell'APL, che viene pertanto definita quale sostanza immunologicamente inattiva; anche la Food and Drug Administration ha riconosciuto l'APL come "generalmente sicuro".

In letteratura medica specializzata, non sono noti casi di reazione allergica ad APL.



Applicazioni in medicina estetica:

Recentemente una nuova formulazione di un idrogel di acido poli-lattico è stata messa a punto in medicina estetica per il riempimento delle rughe e per i cedimenti cutanei in quanto prodotto non di origine animale, biocompatibile, non tossico e biodegradabile a lunga durata.

Il prodotto è denominato SCULPTRA™.

L’impianto di SCULPTRA™ non richiede test cutanei preventivi.



Indicazioni:

Sculptra™ viene iniettato nel tessuto sottocutaneo ed è particolarmente adatto per eliminare o migliorare linee, rughe profonde, cicatrici, cambiamenti cutanei degenerativi associati all’invecchiamento.



Meccanismo d’azione:

L’impianto di SCULPTRA™ provoca da subito un netto miglioramento delle condizioni cutanee; questo miglioramento è, però, temporaneo, perché nel giro di pochi giorni l’acqua contenuta nel prodotto verrà riassorbita dall’organismo.

La vera ed efficace correzione degli inestetismi avviene grazie alla sintesi di nuovo collagene provocato dall’ APL.

Questo processo richiede un periodo di qualche mese, per cui si rendono necessarie più sedute (in genere almeno quattro) per ottenere il riempimento dei difetti da correggere.

Le sedute devono essere programmate a debita distanza di tempo; è verosimile dover attendere almeno sei mesi prima della fine del trattamento.

SCULPTRA™ è un prodotto biodegradabile di lunga durata. La sua emivita è di circa 18 mesi; ciò vuol dire che dopo 18 mesi sarà presente circa la metà del prodotto utilizzato. Questo permetterà di effettuare singole sedute di ritocco una volta l’anno.



Tecnica d’impianto:

SCULPTRA™ viene iniettato nel tessuto sottocutaneo o nel derma profondo con ago sottile, o con cannula.

Al prodotto viene associata una piccola quantità di anestetico, in modo da ridurre il disagio dell’infiltrazione.

Sono, in genere, necessari numerosi punti di inoculo; spesso, poiché il viso presenta sempre delle asimmetrie, la quantità di prodotto iniettata in un emiviso è diversa da quella iniettata nell’altro emiviso.

La seduta termina con un energico massaggio praticato dal medico o da personale competente. Il massaggio è fondamentale per la corretta distribuzione del prodotto e per ridurre al minimo la formazione di granulomi.



Cosa fare dopo l’impianto:

Il/la paziente dovrà assolutamente ripetere un massaggio di 3-4 minuti come insegnato dal medico almeno due volte al giorno per la prima settimana ed una volta al giorno successivamente.

In caso di ematomi applicare ghiaccio ed eventuali prodotti contenenti vitamina K.

Evitare di esporsi a temperature estreme per 48 ore.



Complicanze:

. ematomi (meglio non programmare eventi sociali nei due-tre giorni seguenti)

. formazione di granulomi

. iniezione accidentale in vasi sanguigni, con possibile embolia ed occlusione distale

. reazioni allergiche ai componenti od agli eccipienti del prodotto



Controindicazioni:

. malattie cutanee acute o croniche (infezioni od infiammazioni) in prossimità della zona da trattare

. allergie note ad uno qualunque dei componenti il prodotto

. associazione a prodotti sintetici (permanenti o semipermanenti)

. gravidanza

. malattie autoimmuni

. disturbi della cicatrizzazione (cheloidi, etc.)

. pazienti in terapia con farmaci anticoagulanti o antiaggreganti (aspirina e simili).


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