Dottor Giovanni Brunelli

Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica

Brescia e Bergamo

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Ringiovanimento dei genitali femminili esterni

Ringiovanimento dei genitali femminili esterni


Negli ultimi tempi ci si sente chiedere sempre più frequentemente, sull’onda della moda proveniente dagli Stati Uniti, cosa si possa fare per migliorare l’aspetto delle parti intime femminili.

Nel corso dei secoli gli organi genitali femminili esterni sono quasi sempre stati nascosti nelle rappresentazioni artistiche, conformemente alle ideologie di ogni periodo storico. Solo da pochi decenni, con l’avvento della rivoluzione sessuale, le donne tendono a mostrare senza veli una zona del corpo normalmente coperta e gelosamente custodita e protetta.

Da qui la necessità, se così vogliamo chiamarla, di curare l’aspetto estetico della zona pubica.

Le pazienti che si rivolgono alla nostra attenzione hanno un’età media dai 45 ai 55 anni, sono di livello culturale medio-alto ed hanno una vita di relazione attiva.

L’approccio multidisciplinare è molto importante e consiste nella collaborazione fra chirurgo plastico, ginecologo e psicologo.

Gli organi genitali femminili subiscono, come tutti gli organi del corpo umano, dei cambiamenti fisiologici di forma e di volume col passare del tempo, passando attraverso le varie fasi della crescita, dall’adolescenza, alla maturità sessuale, alle eventuali gravidanze, fino ad arrivare alla menopausa. Questi cambiamenti, normalmente lenti, subiscono un’accelerazione nel periodo della menopausa, grazie anche alla riduzione della secrezione degli estrogeni, che giocano un ruolo fondamentale in questo processo.

Le alterazioni possono riguardare:

. le grandi labbra, che inevitabilmente vanno incontro ad un processo di lipoatrofia, con conseguente assottigliamento e perdita del turgore tipico della giovane età dovuto anche alla riduzione delle fibre collagene ed elastiche ed alla diminuzione della quantità di acido jaluronico.

. le piccole labbra che, soprattutto nelle donne pluripare, aumentano di grandezza e possono arrivare ad avere un aspetto pendulo e che, talvolta, possono rendere difficili i rapporti sessuali. L’ipertrofia delle piccole labbra può anche essere presente fin dalla giovane età. Questa alterazione del volume provoca spesso disturbi psicologici, con diminuzione dell’autostima, causati dalla visibilità della vulva attraverso abiti succinti o costumi, impedimenti meccanici durante i rapporti sessuali o, ancora, irritazioni croniche locali con possibilità di infezioni batteriche o micosi.

Altre problematiche che possono essere trattate sono:

. l’aumento del diametro del canale vaginale, causato soprattutto da gravidanze multiple

. in caso di importanti perdite di peso, l’ipertrofia del monte di Venere e delle grandi labbra.

. il vaginismo, disturbo sessuale che consiste in una contrazione riflessa ed involontaria dei muscoli del perineo, della vulva e dell’orifizio vaginale, tale da rendere la penetrazione dolorosa, se non impossibile, durante il coito e, spesso, anche durante un normale esame ginecologico.

. la vulvodinia, condizione vulvare che consiste in dolore, bruciore e fastidio che interferisce con la qualità della vita, la cui origine resta spesso sconosciuta.

Le opzioni terapeutiche si dividono nei due campi della medicina estetica e della chirurgia estetica.

La medicina estetica ci consente di effettuare vari trattamenti:

. biorivitalizzazione delle grandi labbra, che consiste nell’infiltrazione di acido jaluronico e vitamine, con lo scopo di rendere la parte più turgida ed idratata, migliorandone globalmente l’aspetto estetico.

. utilizzo di fillers a base di acido jaluronico riassorbibile, per ridare alle grandi labbra la forma ed il volume perduti

. aumento del punto G (G-shot), effettuabile ambulatorialmente ed in anestesia locale, per mezzo di acido jaluronico, per aumentare la sensibilità e la soddisfazione durante i rapporti sessuali

. infiltrazione di tossina botulinica per la cura del vaginismo.

La chirurgia estetica consente vari tipi di intervento:

. labiaplastica riduttiva, eseguita con varie tecniche ed in anestesia locale, per diminuire il volume delle piccole labbra

. laserperineoplastica, per migliorare l’aspetto estetico della zona in oggetto

. lipofilling delle grandi labbra, in alternativa all’infiltrazione di acido jaluronico

. liposcultura del monte di Venere e delle grandi labbra

. riduzione chirurgica delle grandi labbra e lifting del pube in caso di calo ponderale massivo

. imenoplastica, per ridare alla donna una condizione di similverginità, per le pazienti che vivono in culture che valorizzano la verginità per ragioni sociali, culturali o religiose.

Anche questi interventi, come tutti gli altri, non sono esenti da rischi e richiedono un’accurata valutazione, una corretta programmazione ed un’approfondita analisi fisica e psicologica preoperatoria delle pazienti.

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